Questo splendido borgo medievale abruzzese, immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ospiterà, nel weekend del 31 agosto e 1 settembre, una due giorni di festa che celebra la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, un’eccellenza locale riconosciuta come Presidio Slow Food e tra i prodotti agroalimentari tradizionali d’Abruzzo.
Una coltivazione antichissima
Da sempre considerate “la carne dei poveri”, le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo e hanno svolto un ruolo cruciale nella dieta delle classi meno abbienti durante l’antichità greco-romana e i periodi di carestia nel Medioevo.
La coltivazione dei legumi sugli altipiani aquilani è una pratica che risale altrettanto a tempi antichissimi. Nel caso della lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, ci sono documenti che testimoniano la sua presenza sin dal X secolo, ben prima della fondazione del borgo stesso, risalente al XII-XIII secolo.
Il consumo delle lenticchie, inoltre, è legato a tradizioni che attraversano i secoli e i continenti. In Italia, ad esempio, è consuetudine mangiarle durante la cena di Capodanno per augurarsi ricchezza, una tradizione che affonda le radici nell’antica usanza romana di regalare una borsa di pelle, la “scarsella”, contenente lenticchie con la speranza che queste si trasformassero in monete.
La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio: un gioiello dell’agricoltura abruzzese
La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio è unica per le sue caratteristiche organolettiche: un diametro di pochi millimetri, un colore marrone scuro e un sapore intenso e delicato. Questo legume cresce esclusivamente tra i 1150 e i 1600 metri di altitudine nei comuni di Barisciano, Calascio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio e, naturalmente, Santo Stefano di Sessanio, tutti comuni in provincia dell’Aquila.
Nel 2008, i produttori locali hanno creato un consorzio per preservare la tipicità e l’autenticità di questa lenticchia, assicurando che la coltivazione avvenga seguendo metodi tradizionali, in totale armonia con l’ambiente circostante. Grazie a questa iniziativa, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio continua a essere un prodotto sano, naturale e sostenibile, coltivato nel rispetto delle antiche pratiche agricole.
Il programma della Sagra 2024
La Sagra della Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio 2024 offrirà un ricco calendario di eventi per coinvolgere visitatori di ogni età, celebrando la lenticchia attraverso attività culturali, spettacoli e musica. Ecco il programma completo:
Sabato 31 agosto
- Ore 12:00: BOLLAR(I)A – Spettacolo di bolle di sapone con Maria Elena Comperti.
- Ore 17:30: MAJANOCTE – Esibizione con rapaci notturni.
- Dalle ore 20:30: Musica dal vivo con ORANGE8 (folk, blues, musica etnica e rock’n’roll) e DJ WHO PIT.
Domenica 1 settembre
- Ore 11:30: Seminario “LENS SANA IN CORPORE SANO” con Valentina Celestini (nutrizionista) ed Ettore Ciarrocca (Presidente Associazione Produttori Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio).
- Ore 12:30: Replica di BOLLAR(I)A – Spettacolo di bolle di sapone.
- Ore 15:30: Laboratorio “DIVENTO UN CASARO” – Preparazione del formaggio per bambini dai 6 anni, a cura di Associazione Movimento Zoè.
- Ore 18:00: “IL VIAGGIO DI LANA” – Performance e dimostrazione sulle tradizioni pastorali.
- Dalle ore 19:30: Musica dal vivo con HEAVY SOUND (quintetto etno/free jazz) e DJ WHO PIT.
Una festa di sapori e tradizioni
La 52a Sagra della Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio è un’occasione unica per scoprire i sapori autentici dell’Abruzzo, partecipare ad attività divertenti e coinvolgenti, e immergersi nelle tradizioni di un territorio ricco di storia, cultura e natura, non mancare!