Un’antica tradizione racconta che in Abruzzo il modo più abituale di suggellare un contratto verbale con una stretta di mano, fosse sostituito dal costume, più gradito, di una ‘bevuta’. E possibilmente di Ratafià!
Ecco, la natura particolare di questa attitudine sembrerebbe trovare spiegazione proprio dall’origine etimologica dell’espressione latina ‘rata fiat’, da cui la traduzione libera in italiano: “ratificato”.
E allora quando ho deciso in che modo interpretare l’estate di Taste Abruzzo, in un certo senso, ho deciso anch’io di suggellare la mia scelta con una ‘bevuta’ e una ricetta da condividere con tutte le mie compagne di viaggio, proponendo loro una granita fresca e dissetante a base delle ‘nostre’ amarene e uve più dolci.
E le uve, in questo caso, sono proprio le nostre: quelle più note di Montepulciano che contribuiscono a rendere la ratafià un prodotto tutto abruzzese a dispetto di altri liquori di simile nome e fattura, propri di altre regioni.
Granita alla Ratafià
Ingredienti
Per 250 ml di sciroppo
- 90 gr di zucchero + 200 ml di acqua
- 250 ml di ratafia + un po' da aggiungere per servire
Istruzioni
- Mettere lo zucchero e l'acqua in un pentolino. Scaldare a fuoco basso per circa 8-10′ finché lo zucchero non si è sciolto. Alzare la fiamma e portare a ebollizione a fuoco alto. Abbassare nuovamente la fiamma e far sobbollire a fuoco medio per 3-4′. Spegnere e lasciar raffreddare. Lo sciroppo in eccesso si può conservare in frigo, in un contenitore ermetico, anche per una settimana.
- Aggiungere 3 cucchiai di ratafià, mescolare e riporre in freezer in un contenitore a chiusura ermetica.
- Se non si desidera una granita troppo dolce è possibile ridurre la quantità di sciroppo e aumentare quella della ratafià: la presenza dell’alcol esattamente come quella dello sciroppo agisce in favore di un non congelamento e il risultato sarà comunque una granita morbida e vellutata.
- Servire in bicchieri freddi, magari tenuti qualche minuto in congelatore e aggiungere per una nota cromatica in più e per un rinforzo goloso di sapore un altro po’ di ratafià innaffiando a dovere la granita prima di gustarla.