C’è un detto in Abruzzo che dice che le donne, prima di maritarsi hanno ‘sette braccia e mezza lingua’, ma dopo il matrimonio queste stesse pare sviluppino ‘sette lingue e mezzo braccio’.
E se la mentalità che affiora da detti come questo è maschilista, a me invece piace immaginare che nel mio antico Abruzzo una donna maritata cominciasse a parlare finalmente e parlare ancora facendo sentire più del dovuto la sua voce, fosse anche per qualche pettegolezzo di quartiere.
E mi piace anche pensare che sempre nel mio antico Abruzzo una donna maritata smettesse di dover dimostrare la sua laboriosità con ‘sette braccia’ addirittura. Che una volta entrata nella casa del marito, mezzo braccio per una massaia abruzzese basta e avanza.
Certo che in questo passaggio dalla casa paterna a quella dello sposo importante, più del numero delle lingue e quello delle braccia, era sicuramente non dimenticare il ferro di famiglia, quello delle iniziali della sposa novella, quello delle ferratelle, neole o pizzelle a seconda dell’impasto o del nuovo luogo di residenza. Ecco le ferratelle, un dolce tipico e rituale soprattutto in occasione dei matrimoni: una cialda biscottata che porta il ricamo del ferro che ogni sposa e ogni famiglia abruzzese utilizza con una certa assiduità.
In questo mese per Taste Abruzzo, in occasione di un tema caro a tutta la nostra regione come quello del matrimonio, il mio dolce preferito non poteva che tornare in veste diversa rispetto ad altre versione già proposte su Taste.
Questa volta, infatti, mi è piaciuto proporre la ricetta più diffusa a Pescara, la mia città di origine.
Noi le chiamiamo ‘neole’ ma attenzione a non dirlo a un ortonese che riconosce come tali altro genere di cialde arrotolate e con ben altro impasto! Ad ogni modo tra tante varianti, eccone un’altra.
Ferratelle pescaresi
Ingredienti
Ingredienti (dose per 30 neole circa)
- due tuorli + un uovo intero
- 3 cucchiai di zucchero io quello di canna + meno di metà cucchiaio
- 3 cucchiai di olio evo + meno di metà cucchiaio
- buccia grattugiata di 1 limone
- 150 gr di farina 00
- 1 pizzico di sale.
Istruzioni
- Montare con le fruste gli ingredienti secondo l’ordine sopra riportato. A questo punto non appena l’impasto risulterà senza grumi, prelevarne la quantità di un cucchiaino al centro del ferro già caldo e precedentemente unto su ogni lato. Serrate le piastre aspettare da 15 a 20 secondi per lato. staccare la neola con l’aiuto di una forchetta.
3 commenti
Laura, le adoro…sono il dolce preferito mio e di mio figlio! La semplicità rende le ferratelle uniche e accoppiate, unite dalla confettura d’uva o da una crema alle nocciole, sono a dir poco divine! Quel ferro non deve proprio mancare nelle case delle donne abruzzesi!
Un abbraccio grande, Mary
Stavo cercando proprio questa ricetta e sono riuscite benissimo, grazie!
[…] da tanto e che presto riuscirò finalmente ad incontrare di persona. La sua ricetta la trovate qui ed era perfetta, io ho solo inserito un po’ di farina di mandorle, ma è così delicata che […]