Le ricette della tradizione: gli amaretti abruzzesi

by Annarita Delli Compagni
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Tradizione vuole che siano i dolci tipici del Carnevale, ma negli ultimi tempi gli amaretti abruzzesi sono stati sdoganati in ogni periodo dell’anno. Ecco come si preparano e cosa serve per realizzarli.

Merito della loro bontà, data dall’equilibrio fra il dolce e l’amaro delle mandorle, e della facilità nella preparazione.

Non so se c’è stato un periodo in cui gli amaretti erano di moda. Io li ho sempre percepiti come un biscotto un pochino âgé anche quando ero piccola e venivano serviti a fine pasto.

Mi piacevano di più quelli che erano incartati, sembravano delle giganti caramelle e le carte erano di solito bianche con stampe retrò di colori diversi: rosa, verdi e blu.

Volevo provarli sempre tutti per scoprire i gusti diversi, in Abruzzo per esempio sono molto diffusi anche quelli verdi al pistacchio, però devo ammettere che quello tradizionale alla mandorla è stato sempre il mio preferito.

Per la ricetta ho scomodato un pasticcere che con l’Abruzzo ha poco a che vedere, ma per quanto riguarda i dolci ha talento da vendere, sto parlando di Montersino.

Questi amaretti sono realizzati con la sua versione alla quale ho solo ridotto un pochino le dosi e lo zucchero dato che la prima volta che li ho provati erano davvero troppo dolci.

Una cosa fondamentale per la buona riuscita di un amaretto è provare a reperire le armelline, è tutta un’altra storia rispetto ad usarne l’aroma venduto nelle bottigliette. Gli Amaretti morbidi che trovate sullo shop di Taste Abruzzo, sono realizzati dal nostro laboratorio seguendo la ricetta originale.

Inoltre è un dolce adatto anche agli intolleranti al glutine perché non contenendo farina, sono gluten free.

Amaretti

Elisa Ceccuzzi

Ingredienti
  

  • 230 gr di mandorle pelate
  • 32 gr di armelline mandorle amare
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 72 gr di albume d'uovo circa 2
  • zucchero a velo per la copertura

Istruzioni
 

  • Tritare le mandorle molto finemente e a piccole dosi (io uso un macina spezie elettrico) frullare ad intermittenza per non surriscaldare troppo i frutti secchie ed evitare la fuoriuscita dell’olio.
  • Unire in una ciotola la farina con l'albume e lo zucchero amalgamare il tutto, risulterà un impasto piuttosto appiccicoso.
  • Spolverare una spianatoia con lo zucchero a velo trasferire la pasta e formare un panetto.
  • Dal panetto formare dei cilindri e tagliarli a pezzi grandi quanto una noce.
  • Formare una pallina rotolarla nello zucchero a velo e cuocere a forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.
  • Non cuocere più del dovuto altrimenti si seccano, meglio qualche minuto in meno che in più.
  • Si conservano per 2 settimane in una scatola di latta chiusa.

Note

Da una ricetta di Luca Montersino
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