Passeggiando nelle campagne abruzzesi in primavera, tra gli ulivi in particolare, non è difficile imbattersi in piccoli cespugli di finocchietto selvatico, erba aromatica spesso sottovalutata o completamente trascurata.
Ha invece un profumo fresco e molto gradevole che ben si presta ad arricchire e rendere speciali piatti di ogni tipo: carni, pesce, focacce o una semplice insalata di pomodori, avranno sicuramente un aroma unico se accompagnati da questa erba odorosa che si distingue anche per le sue proprietà depurative e tonificanti.
Abitare in Abruzzo significa, quasi sempre, vivere immersi nella natura! Spesso basta allontanarsi di poco da casa per raccogliere un mazzetto profumato di finocchietto selvatico e cucinarlo fresco e appena raccolto!
Cercavo una ricetta che lo valorizzasse, così ho pensato a questo pesto, partendo da quello che di solito realizzo col basilico.
Utilizzatelo per condire la pasta, per accompagnare bruschette con formaggi e salumi; oppure aggiungetelo al vostro pane fatto in casa, formando una bella treccia… Sono certa che rimarrete conquistati dalla delicatezza del suo gusto!
Pesto al finocchietto selvatico
Ingredienti
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico
- 50 g di pecorino stagionato grattugiato
- 20 g di pinoli
- 1 spicchio d'aglio
- 1/2 bicchiere di olio d'oliva Tommaso Masciantonio
- sale
Note
Sgocciolatelo e lasciatelo asciugare su un canovaccio pulito. Trasferite il finocchietto nel mixer (o nel mortaio) con tutti gli altri ingredienti e un filo d'olio. Iniziate a tritare e unite il restante olio gradualmente. Aggiustate di sale, conservate in un barattolo e lasciate riposare qualche ora prima di utilizzare il pesto come condimento della pasta o per accompagnare crostini e altro.