La forma è quella dei tarallucci ma il nome varia a seconda della provenienza: “piccillati” o “calcioni”, infatti, sono nomi che a me dicono poco, ma se mi avvicinassi ai miei luoghi d’origine, partendo da quel lato di costa sanvitese in direzione di Lanciano fino all’entroterra più aspro di Guardiagrele, io sicuramente li riconoscerei, col nome di ‘cellipieni’.
Un classico gustoso tra i dolci della tradizione abruzzese, buoni in tutte le circostanze ma certo più indicati in occasione delle nozze, per simboleggiare il volo della sposa dalla casa paterna. Proprio da questa storia dipende la forma di schematici uccelletti e sicuramente il nome che, nel dialetto teatino, è appunto quello di ‘cellipieni’.
In questi dolci la fragranza che sa di Abruzzo è tutta nella ‘scrocchiata’: si tratta di una marmellata che si ottiene dalle uve di Montepulciano, inconfondibili al palato di chi le ama e sa riconoscerne l’anima nera dal sapore netto e deciso.
Nella preparazione dei cellipieni, la scrocchiata non si limita ad essere protagonista, ma addirittura si ‘fa bella’, e cioè ‘s’acconcia’ come è d’uso dire per alludere al fatto che deve diventare più buona. Le donne sanno bene che l’aggiunta di cannella, polvere di caffè, mandorle tritate, cioccolato fondente e bucce d’arancio rendono l’aroma della marmellata ancora più penetrante offrendo ai dolci la possibilità di gareggiare per bontà di casa in casa, di famiglia in famiglia.
Così io, tra infinite varianti, ho preso una posizione coniugando due ricette distinte: da una ho catturato l’idea della scrocchiata che ‘s’acconcia’, per il piacere di provare il bilanciamento aromatico delle spezie. Per quanto riguarda la pasta ‘biscottosa simil frolla’ ho optato per la versione più povera, quella in cui vino e olio d’oliva hanno il compito di ammorbidire l’impasto a dispetto della mancanza di burro e uova.
Cellipieni
Ingredienti
- Per la pasta
- -600 gr di farina
- -140 gr di vino bianco
- - 160 gr di olio evo
- - 50 gr di zucchero semolato
- - 1⁄2 bustina di lievito in polvere
- Per il ripieno
- 500 gr di marmellata d’uva scrocchiata
- 200 gr di mandorle pelate e tritate
- buccia grattugiata di un’arancia non trattata
- Mosto cotto o Marsala quanto basta per ammorbidire la marmellata
- 4 quadratini di cioccolato fondente
- 1 ⁄2 cucchiaino di polvere di caffè
- 1 cucchiaino piccolo di cannella
Istruzioni
- Scaldare pochi minuti olio e vino fino a renderli tiepidi e versarli in una ciotola in cui sono stati già disposti gli ingredienti secchi: farina, zucchero e lievito.
- A questo punto, amalgamare tutti gli ingredienti. Impastare fino a raggiungere una consistenza morbida e liscia. Lasciar riposare sulla spianatoia per 10’ circa ma non di più perché gli impasti a base di olio tendono a perdere in elasticità.
- Intanto in un tegame dai bordi alti versare gli ingredienti del ripieno: scaldare la marmellata giusto il tempo necessario che la cioccolata si sciolga. Amalgamare per bene tutti gli ingredienti e lasciar raffreddare.
- Quando la marmellata è fredda, cominciare a spianare l’impasto se necessario aiutandosi con un po’ di farina. Raggiunto lo spessore desiderato, con un coppa pasta di 10-12 cm di diametro ricavare dei cerchi (i ritaglia di pasta possono essere rimpastati per ottenere altri cellipieni).
- Mettere al centro di ogni singola sfoglietta un cucchiaino di marmellata e ripiegare sui bordi e sigillare per bene con le dita, a questo punto convergere le estremità ottenendo la forma di un tortellino.
- Infornare a 180°C per 15’ circa finché i dolcetti non risultino leggermente dorati sul fondo.
- Appena sfornati, spolverizzare con zucchero a velo.
9 commenti
Favolosi biscottini mai provati!!! Apprezzo molto la frolla diventata leggera e l’abitudine di aggiungere ingredienti magici alla marmellata d’uva, per renderla speciale!
Brava!
Franci
Grazie mille Franci e se li provi fammi sapere 🙂
Mamma maria quando devono essere buoni!!! Bellissime le foto, come sempre 🙂
Grazie mille Mimma e Marta, mi fa piacere trovarvi qui 🙂 io sono un po’ di parte ma in effetti il sapore è molto molto particolare grazie al mix di spezie, ecco perché sono provare!;)
Un ricordo bellissimo della mia infanzia, sono curiosa di provarli, ma per quadratini di cioccolata cosa intendi??
Ciao Alessandra, scusami leggo solo ora il tuo commento! Per ‘quadratini’ intendo i riquadri di una tavoletta di 300 gr. circa, insomma non troppo piccoli ma neanche troppo grandi!:-)
Grazie mile per questa riceta perque io sono di Abruzzo e o chercato una riceta per fare ciellipieni. Questa ricetta me a usito buonismo. Grazie Gabriella
Thank you for this recipe it’s easy and they turned out great the first time I made them. I can’t stop eating them.
Thank you Gabriella